MONTAGNA
Trent’anni di passione
MARIO MARANGI
Presentazione
Avendo accumulato nel mio pc, una serie corposa di dati, immagini e filmati, riguardanti le nostre vacanze invernali susseguitesi a partire dal 1988 fino ai giorni nostri, ho pensato di non tenere solo per me questi reperti importanti e, renderli di possibile visione, a tutti coloro che, in qualche modo, almeno per una volta, hanno fatto parte del nostro gruppo vacanze invernali.
In un primo momento avevo pensato di scriverne un libricino ma, in seguito, mi sono reso conto che, sarebbe stato quasi impossibile, stamparne tante copie e poi distribuirle, sia per la difficile fattibilità, in quanto, lo stesso libro, poteva contenere solo limitate immagini, e sia per il fattore economico che non è secondario; stampare un libro, anche di sole 100 pagine, ha un ragionevole costo, direi anche notevole ed inoltre, quanti dei nostri partecipanti lo avrebbero acquistato ?
Per tutte queste motivazioni, ho deciso di creare un blog da pubblicare in internet, sul quale, tutti potranno collegarsi gratuitamente, e soprattutto quando lo vorranno, per vedere anno per anno, quali sono stati i gruppi, quali le località e le strutture utilizzate per la vacanza.
Inoltre, anche questo, non di secondaria importanza, il comprendere perché, queste vacanze, sono state concepite in "Gruppo".
E' risaputo che, se una famiglia, decide di trascorrere una vacanza invernale in autonomia, si informa sul prezzo presso l'albergatore o un'agenzia e, quello rimane immodificabile, sia se ritenuto conveniente e sia se ritenuto non conveniente.
Invece noi, organizzandoci in gruppi, in tutti questi anni, abbiamo usufruito di prezzi e condizioni che non sono mai stati quelli da listino. Sconti comitiva non solo negli alberghi e residence dove siamo stati, ma anche per le varie convenzioni che stipulavamo già prima della vacanza, con i vari nolo sci, negozi, palaghiaccio, palasport, ecc.
Il fitto attrezzatura da sci, il più delle volte, avveniva con il prelievo dall'hotel, degli interessati, (con pulmino della ditta concessionaria), che ti conduceva in negozio per la scelta degli attrezzi, dopo di che, la stessa sera, gli sci venivano trasportati in hotel e posizionati nel deposito sci (a cura del noleggiatore), pronti per l'indomani mattina. Come anche il prelievo attrezzatura alla fine della settimana, avveniva sempre a cura dello stesso noleggiatore che ritirava gli attrezzi dall'hotel. Tutto ciò può sembrare poco, ma in una famiglia con bambini tale operazione diventa complicata e, negli ultimi anni, tale servizio, è costato una cifra irrisoria di 40/45 euro per l'intera settimana (sci e scarponi + casco per i bambini).
Il fattore economico ha molto influito anche in tutte quelle volte che, abbiamo utilizzato un bus per raggiungere le varie località sciistiche, poiché la relativa somma corrisposta al noleggiatore bus, veniva suddivisa sul numero dei partecipanti e, dico sempre, è stata un operazione conveniente e non solo. Si viaggiava di notte in tutta sicurezza con 2 autisti, e anche se scomodi, molti dormivano durante il viaggio. La mattina successiva eravamo già al nord. Si approfittava per visitare qualche luogo o città interessante (es. Trento: Castello del Buonconsiglio; Padova, il Santuario di S. Antonio; Rovereto, il Museo della Guerra ecc. ecc.). A seguire un pranzo fugace di massimo 10 euro a persona, per poi presentarci alla struttura in un orario comodo e soprattutto consentito.
E poi..., la vacanza con un gruppo di amici resta sempre una vacanza indimenticabile, i nostri gruppi si integravano quasi sempre nell'equipe di animazione, e anche dove l'animazione non c'era, gli animatori eravamo noi. Il divertimento era sempre assicurato. Nei residence, abbiamo sempre fatto tavolate immense, eravamo ospitanti ed ospiti allo stesso tempo. I nostri gruppi erano muri invalicabili, "tutti per uno, uno per tutti", è stato sempre il nostro motto.
L'avventura "Vacanze Invernali" ebbe inizio nel 1988
Confesso che nella mia vita, fino alla soglia dei quarant’anni, (sono nato nel 1948), oltre alla neve che cadeva in inverno nel mio paese di collina, non ero mai stato in una località di montagna. Le grandi montagne e le avventure sciistiche mi erano note soltanto per averle viste in televisione.
Cominciò proprio così, quasi dal nulla, la mia passione per la montagna. Passione che ancora oggi custodisco, sicuramente in un posto privilegiato del mio cuore.
La località che scegliemmo per il nostro primo week end (di una sola notte), fu Campocatino, un piccolo centro sciistico del comune di Guarcino, in provincia di Frosinone, dotato di alcuni skilift e una seggiovia che, per noi, era già troppo.
Immagine di Campocatino innevata |
Ricordo che, la maggior parte dei partecipanti, era poco attrezzata, con abbigliamento improvvisato e non adeguato, alcune donne addirittura con tacchi a spillo, che sprofondarono nella neve già scendendo dal pullman. Altri invece si erano attrezzati alla meno peggio, presso i Magazzini del Sud, un negozio che allora, in via A. Fighera di Martina Franca, disponeva di qualche indumento da neve a basso costo. La mia famiglia, e quella di Giovanni Tagliente, aveva già acquistato dei giubbini da neve; l’8 dicembre dell’anno prima, a Latronico (Pz), dove, in una delle tante visite alla famiglia Parisi, (la famiglia della signora Pompea, moglie di Giovanni), fummo sorpresi da una tormenta di neve e, non essendo attrezzati, ci fornimmo di indumenti in un negozietto del luogo.
Per dirla in breve, in quella prima gita, avemmo un impatto iniziale un po’ difficile per certi versi, in compenso, fummo colpiti da un paesaggio stupendo e meraviglioso. Gli ospiti dei tre alberghi allora esistenti nel luogo, molto vicini tra loro, dormivano ancora, (arrivammo alle 07.30 del mattino dopo aver viaggiato la notte). Uno scenario unico, costernato da un silenzio quasi tombale ed il cinguettio di uccelli, che creava un’atmosfera surreale, e una sinfonia festosa.
Cercherò di ricordare la composizione di quel gruppo:
Con le famiglie Marangi, Tagliente e Annese, sicuramente vi era la famiglia Ceppaglia, la famiglia Santoro, la famiglia Lacarbonara con il piccolo Fabio di 16 mesi, la famiglia di mio zio, Pietro Lacarbonara con il figlio Franco e la fidanzata Mariella, Raffaele Ceci (compare di zio Pietro), la signorina Oliva Dora, la famiglia Nardelli Martino, la famiglia Michele Tagliente. Sicuramente ho dimenticato di citarne altri, poiché eravamo circa una quarantina di persone.
Fu una vacanza breve, ma piacevolissima. Ci divertimmo molto, semplicemente scivolando sulla neve utilizzando buste di plastica. Molti di noi ritornarono carichi di entusiasmo e felici dell’esperienza fatta, (tra questi, il sottoscritto).
Nello stesso anno 1988, un Consigliere Comunale di Martina Franca, collega di Giovanni Tagliente, (già consigliere dal 1987), regalò a Tagliente un buono vacanza da usufruire in un residence nei pressi di Courmayeur, poiché lo stesso proprietario, era impossibilitato ad andarci. Giovanni Tagliente ci andò con la moglie Pompea e qui, conobbero il signor Pizzulli. Questi era di Taranto e svolgeva attività di intermediario per la vendita di appartamenti in residence, in alcune località turistiche invernali della Valle d’Aosta.
Tale incontro sfociò in un invito collettivo del Pizzulli, rivolto allo stesso Tagliente ed amici, a visitare gratuitamente
Parte del gruppo in visita al residence |
Ovviamente, la proposta della vacanza gratuita per gli amici di Tagliente era allettante. Anche perché, vi era una certa favorevole predisposizione all’idea di acquistare qualcosa che, in seguito, ci avvicinava alla montagna periodicamente ogni anno. Vista anche la positiva esperienza fatta a Campocatino qualche mese prima.
Il viaggio si concretizzò a settembre (1988). In Valle D’Aosta, fummo alloggiati in un residence al centro di Aosta e, nel pomeriggio del secondo giorno, fummo accompagnati a visitare il residence oggetto dell’acquisto. La struttura era dislocata a Prè Saint Didier, un piccolo centro a soli
Si trattava del Residence Universo, da poco ristrutturato, situato al centro del paesino, nelle immediate vicinanze di un imponente stabilimento termale ancora in costruzione, e in prossimità di un ampia zona boschiva, molto bella e suggestiva.
Il signor Pizzulli riuscì a convincere gran parte dei partecipanti, alcuni acquistarono subito, altri si riservarono di decidere; io fra questi ultimi. Il mio acquisto si formalizzò nel 1989, con un preliminare di vendita, mentre l’atto fu sottoscritto a fine pagamento (rateizzato), che avvenne circa tre anni dopo. Avevamo acquistato un monolocale 4 posti letto e servizi, quanto basta per una breve vacanza in montagna, ed eravamo diventati proprietari (a turni), dell’appartamento prescelto, il mio era il 105, al primo piano.
Ricordo che qualcuno comprò addirittura due settimane, una in inverno ed una in estate. La nostra settimana era stata fissata per la 13^ di ogni anno solare, che normalmente, capitava a metà marzo. Le foto in questa pagina, ritraggono la maggior parte del gruppo, prima al residence e poi ai piedi del Monte Bianco, da sinistra le famiglie: Annese, Fragnelli da Crispiano, Marangi, Tagliente e Libardi di Ostuni, Castellana. La nostra vacanza continuò per i giorni prestabiliti, salimmo in funivia sul Monte Bianco, visitammo Aosta, Courmayeur, un caseificio del luogo che produceva la famosa fontina valdostana, tutto sommato fu una bella vacanza.
Ormai la montagna e la voglia di sciare ci attraeva sempre di più, tanto è vero che, decidemmo di passare il capodanno 1988/89, in una località sciistica più vicina a noi, per meglio prepararci alla nostra settimana di marzo
Ricordo che alloggiammo in una modesta pensioncina a conduzione familiare, dal nome "Genziana", situata proprio all'ingresso del paesino. Con me e Giovanni Tagliente, le famiglie: Annese, Cantore, Ceppaglia, Santoro, una famiglia di Locorotondo.
A Scanno mi avventurai per la prima volta sugli sci, anche se, un timido tentativo, l’avevo già fatto a Campocatino, ma in quella occasione, andai a cadere sopra ad una gentile signora che, stazionava a bordo pista ed il marito di questa, con aria soddisfatta, ci immortalò in una foto.
In questa località, presi per due ore, lezioni di sci da un bravo maestro. Furono due ore importanti ed essenziali, anche perché dopo di allora, non presi più altre lezioni. Mi consideravo un autodidatta, cercavo di apprendere ad ogni caduta e, confesso, di cadute ne ho fatte proprio tante.
Nel frattempo, ci facemmo promotori fra altri amici, per l’acquisto di altri appartamenti nello stesso residence valdostano.
La foto sopra ritrae parte del gruppo durante un pranzo |
1989
Nello stesso anno 1989, in attesa della grande vacanza sulle nevi valdostane, proprio perché, cresceva in me la volontà di imparare a sciare, ogni occasione era buona per avvicinarmi alla montagna. A marzo convinsi mio cugino Giuseppe Lacarbonara, per noi, l'amatissimo "Seppino", (nonostante la sua perdita, è rimasto per sempre nei nostri cuori), a fare, con la sua famiglia, una puntatina al Villaggio Palumbo, in Calabria.